
Torre Alfina e i murales di Acquapendente
Ci eravamo lasciati immersi nella magia del bosco del sasseto (vedi l’articolo), e dopo una passeggiata di quasi due ore nella natura tra bacche, castagne, muschio e alberi secolari, ci siamo incamminati per le viuzze del borgo di Torre Alfina che dall’alto dei suoi 600 metri di altezza domina l’intera valle sottostante.
Il borgo medievale ed il suo castello
Il borgo, frazione di Acquapendente, risale al periodo dell’ Alto Medioevo, ed è stato costruito intorno ad una torre di avvistamento che nei secoli è stata poi trasformata in un maestoso castello.
E’ stato il banchiere e marchese Edoardo Cahen, che, sul finire dell’Ottocento, ha affidato l’ultimo restauro all’architetto senese Giuseppe Partini.
Per la ristrutturazione è stata usata la pietra grigio-scura di Bagnoregio, che ha accentuato l’aspetto neo-gotico di tutta la struttura, rendendola imponente e monumentale. Nello stesso stile è stato costruito anche il mausoleo nel bosco sottostante il castello, dove fu sepolto il marchese Cahen.
E’ possibile visitare il castello su prenotazione perchè spesso ospita eventi e cerimonie. e banchetti principeschi.




Il borgo che ruota attorno al castello, è costituito da tanti piccoli vicoli caratteristici e case in pietra. Molti di loro hanno lunghe scalinate, sempre in pietra, per accedere all’estremità superiore del castello dove si può godere di una vista magnifica.










Acquapendente tra storia e arte di strada
A pochi chilometri da Torre Alfina, sorge Acquapendente, un altro borgo medievale della Tuscia, in provincia di Viterbo. Qui, storia, arte di strada e spiritualità si mescolano fra loro, rendendo il paese accattivante sotto ogni punto di vista.
Nella cripta romana del Duomo, è conservato infatti fin dall’alto medioevo, il Sacello del Santo Sepolcro, con le reliquie delle pietre macchiate con il sangue di Cristo.
Acquapendente non è solo una tappa sull’antica Via Francigena, ma è anche un luogo di devozione e meta spirituale.
Se volete avere una panoramica di tutte le cose di rilevanza storica e culturale che si possono visitare ad Acquapendente, potete andare sul sito ‘SiViaggia’.
La nostra passeggiata per le strade e i vicoli del borgo, molti dei quali in salita, ha avuto invece l’obiettivo di andare a caccia di opere di street art, anche perchè la nostra gita era iniziata il mattino presto nel bosco del sasseto e devo dire che la stanchezza sulle gambe iniziava a farsi sentire!!!




E’ stata come una caccia al tesoro trovare questi murales. Alcuni erano nascosti dentro cortili e in vicoli quasi nascosti, altri più evidenti, ma alla fine siamo riusciti a fotografarne abbastanza, non tutti, però!!!
Di seguito alcune immagini scattate ai murales che furono dipinti e realizzati da grandissimi artisti internazionali in occasione delle quattro edizioni dell’Urban Vision Festival.













La magia del bosco del Sasseto

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