Street art

Una casa cantoniera piena di tesori nascosti.

Dopo aver percorso le rilassanti e verdeggianti stradine di campagna che anticipano le spiagge del litorale romano, mi ritrovo davanti ad una struttura abbandonata, con fori e aperture ovunque. Grazie al suo colore rosso pompeiano inconfondibile, oramai molto scolorito dal tempo, capisco che si potrebbe trattare di una casa cantoniera abbandonata.

Un passato glorioso

Nella zona ce ne sono molte, costruite con lo scopo di manutenere e curare tratti di strada statale. Un tempo ci vivevano i ‘cantonieri’ ossia gli operai responsabili di gestire circa 4 chilometri di strada a loro assegnati (il cantone appunto). La pulizia e la sorveglianza delle strade era così garantita.

Con il tempo queste case iniziarono ad essere inutilizzate e abbandonate perchè vittime di una politica di tagli alla spesa pubblica. Successivamente un regolamento del 1982 abolì del tutto la figura del cantoniere.

Recentemente è stato creato un progetto per il recupero di queste strutture inutilizzate che ha permesso a privati di cambiarne l’uso, convertendole in alloggi, B&B e  punti di ristoro.

Abbandonata, ma sedotta

Non è stato così per la casa che vi sto per raccontare. E’ in evidente e disastroso stato di abbandono, con il tetto quasi completamente crollato, con la consueta vegetazione che vuole appropriarsi del luogo e crescere indisturbata.

…..Adesso chiudiamo le tue finestre
e una oppressiva notte prematura
lasciamo che si insedi nelle stanze.

Oscurata tu stai vivendo
mentre il tempo ti percorre
e l’umidità guasta poco a poco la tua anima.

A volte un topo rosicchia, s’alza dalle carte
un fruscio soffocato,
un insetto smarrito sbatte
cieco contro i muri,
e quando piove nella solitudine
forse una goccia risuona con voce umana
come se vi fosse
qualcuno che piange.

Solamente l’ombra conosce
i segreti delle case serrate,
solamente il vento respinto
o sul tetto la luna che fiorisce…..

da ‘Ode alla casa abbandonata’ di Pablo Neruda

All’interno però c’è dell’altro, c’è bellezza e poesia.

Avvicinandomi riesco a scorgere da una finestra, o meglio da un foro contornato di mattoni rossi, un’immagine buffa e particolare che mi guarda….

Da un’altra spaccatura del muro riesco a scorgere un pezzo, anzi il pezzo, lo scopo della mia esplorazione. E’ l’ultima bellezza in ordine cronologico di 0707.

Varcando la soglia, le due figure femminili vicine, a contatto, ma di spalle, si presentano in tutto il loro splendore. Non so se ci sia un significato preciso, ma a me piace pensare che siano due sorelle legate indissolubilmente ma con lo sguardo verso orizzonti diversi, quasi opposti. (sarà forse una mia interpretazione autobiografica!).

Non solo immagini, ma anche versi….

La bellezza di questi luoghi, è proprio l’atmosfera ricca di emozioni, di immagini e spesso anche di poesia che avvolge gli ambienti apparentemente abbandonati.
In questo vecchio rudere in ogni stanza illuminata dai raggi del sole che prepotentemente si infiltrano nelle aperture dei muri, sono state lasciate parole e versi di accompagnamento che insieme alle immagini ti catapultano in una dimensione sospesa nel tempo, che solo chi l’ha vissuta può capire. E’ quello che si prova sempre in questi luoghi, dove si riesce per pochi attimi a disorientarsi, a perdersi ed a lasciare la realtà un po’ più sfocata.
Ed è in una delle stanze, quella che mi guardava con due occhi profondi e forse u po’ tristi, che ho trovato dei versi lasciati da una persona che ha la mia stessa passione e che esprime l’emozione di vedere questi posti con bellissime parole, quelle giuste!.  Sono gli stickers di Cinzia_e_basta (Cinzia Michilli):

Dove sei? In un luogo indefinibile che ospita una vita sospesa tra passato e presente” di Cinzia Michilli

 

Vi lascio con altre foto, perchè anche in questa casa cantoniera abbandonata, i colori non sono mancati!!!

7 commenti

  • ci_bo_stayhuman

    Si legge e si respira la passione ma in modo particolare la curiosità di “angolifuoridaltempo”. Cacciatrice di streetart, di opere artistiche uniche che travalicano i confini dell’ordinario, rompono gli schemi dei manuali, comunicano e si impongono nell’immediato a chi sa osservarli, a chi non vuole o non ha i filtri dell’omologazione. La curiosità la fa da padrone fortunatamente: senza quella saremmo tutti* ancora a qualche secolo indietro.
    Applausi💥💥‼️

  • @Cinzia__e__basta

    @angoli fuori dal tempo io sono onorata, commossa, incantata dal tuo racconto. Un reportage fatto di grande dedizione ed emozioni miste nelle quali mi hai fatto immergere grazie alla comune passione che abbiamo delle esplorazioni street art che amiamo condividere. Io poi ho l’amore per la scrittura di poesie che mi vengono dalle viscere e che tu hai colto in questo luogo dimenticato. Sei stata bravissima a capire quanto quel contesto mi abbia ispirata e quanto i versi erano calzanti…. grazie di ❤.
    Continua in questo bellissimo percorso che hai intrapreso perché sai coinvolgere e trasmettere tanto anche a persone che finora non hanno avuto queste esperienze urbex.
    Concludo…Per conoscenza ti dico che avevo lasciato anche altri due stickers e uno l’ho visto che è presente nell’ultima foto a destra del lupo di @lupomangiafruttasecca 🥰❤ ciaoooo e in bocca al lupo con questo tuo bel progetto!!!

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